Real Museo Mineralogico - Napoli, Città Metropolitana di Napoli

Francesco Gentile

Nel centro storico di Napoli, nel Palazzo Cinquecentesco del Collegio Massimo dei Gesuiti, Ferdinando IV di Borbone fondò nel 1777 il Real Museo Mineralogico per promuovere lo studio della mineralogia. Inaugurato nel 1801, il museo ha attraversato diverse fasi storiche, tra cui l'influenza dei francesi e il periodo di rinnovamento sotto la direzione di Arcangelo Scacchi nel XIX secolo. Con oltre 45.000 minerali, il museo vanta collezioni uniche, come quella vesuviana, una delle più antiche e ricche al mondo. Tra le altre collezioni ci sono minerali provenienti da tutto il mondo, grandi cristalli, meteoriti e pietre dure, esposti su oltre 800 metri quadrati.

Case Italiane

Bellissima struttura, ricca di storia e di minerali da tutto il mondo. Parte dei musei di scienze naturali e fisiche, peccato poco visitato ( ma ai turisti piace più fare la fila da Sorbillo).

Nicola Costanzo

Ci sono più stanze, una delle quali molto grande e suggestiva. La collezione di minerali è molto vasta.

Antonella Rispoli

Eccezionale e interessantissima la visita al Real Museo Mineralogico che riesce ad ammaliare tutti. La grande collezione, con gli innumerevoli reperti provenienti da tutto il mondo, appassiona e affascina per varietà di forme, dimensioni, colori, composizione chimica, provenienza. Tutti i minerali sono mirabilmente esposti in vetrine e bacheche ed offrono, soprattutto agli alunni delle scuole, un’esperienza di studio attiva, che li coinvolge sulle tematiche della mineralogia e in generale sulle Scienze della Terra. Le guide, di particolare bravura, attraverso i laboratori pratici riescono ad interessare i ragazzi con esperimenti che solleticano le loro curiosità. In conclusione un prezioso e imponente patrimonio di grande valore scientifico e didattico che rende unico il nostro territorio.

elena bottari

Il Real museo mineralogico ospita più di 45.000 minerali suddivisi in collezioni e rocce tra cui materiali lavici di sicuro impatto immaginativo e concreto, vista la mole e le forme contundenti delle bombe eruttate dal Vesuvio che vi si possono apprezzare.

I grandi cristalli sono spettacolari e l'assoluta bellezza della biblioteca del Collegio Massimo, dove l'esposizione risiede, aggiunge interesse ad una collezione di per sé imperdibile e di valore internazionale.

Chiarezza di linguaggio e logica ferrea nella presentazione delle collezioni accompagnano i visitatori in un percorso affascinante tra cristalli, minerali allo stato grezzo, quarzi trasparenti e opachi, salgemma rosa e azzurro, tormaline di colori molto diversi, meteoriti da cui si esce con la consapevolezza che il colore e la forma non siano criteri sufficienti per determinare la natura di un minerale. Stupore e conoscenza vanno a braccetto.

Miracolosamente, non si è ammoniti dal sedersi sulle poltrone poste nelle sale, da cui si può godere una comoda prospettiva d'insieme della sala principale.

Acquistando il biglietto per il museo mineralogico e per il museo zoologico, si può passare da uno all'altro tramite una porta non allarmata dell'ultima stanza. La visita dei due è altamente consigliabile, soprattutto in presenza di bambini.

Ornella Simeoni

25000 reperti sono suddivisi in varie Collezioni. La Grande Collezione del Real Museo è costituita da minerali rappresentativi di numerose realtà geologiche del mondo; alcuni per bellezza e grandezza sono vere rarità. Numerosi esemplari, raccolti tra il I 789 ed il I797, sono considerati ‘storici’ ‘ e rivestono particolare interesse scientifico e collezionistico, provenendo da località minerarie europee ormai dismesse. La Collezione Grandi Cristalli vanta cristalli di notevoli dimensioni e con forme perfette; fra tutti spicca la coppia di cristalli di quarzo ialino del Madagascar di 482 Kg, donata a Carlo III di Borbone nel 1740 e immessa nel Museo nei primi anni dell’Ottocento.

La Collezione Vesuviana è unica nel suo genere sia per la per la rilevanza scientifica sia per la rarità e bellezza di alcuni reperti. Iniziata nei primi anni dell’800 si è arricchita nel tempo di nuove specie rinvenute nel corso degli ultimi 200 anni al Vesuvio. La Collezione dei Cristalli Artificiali è composta da esemplari sintetizzati da Arcangelo Scacchi e premiati alle Esposizioni Universali di Londra (1862) e di Parigi (1867).

La Collezione dei Minerali dei Tufi Campani, iniziata nel 1807, presenta vere e proprie rarità quali la nocerite e l’hornesite. Fra i reperti della Collezione delle Meteoriti segnaliamo l’esemplare di siderite di 7583 grammi, rinvenuto nel 1784 a Toluca in Messico. Ricordiamo, infine, la Collezione delle Pietre Dure con cammei tipici dell’artigianato napoletano, la Collezione delle Medaglie coniate con la lava del Vesuvio fra cui spiccano quelle del 1805 riproducenti i profili di Ferdinando IV e Maria Carolina, e la bella medaglia coniata nel a lava del 1859 in onore di Napoleone III.

CuriosaMente

Un'opera d'arte restaurata completamente assolutamente da visitare. Adatta a bambini e adulti di ogni etá. Patrimonio adatto ad ogni cultura. Forse di tutti i minerali visti ricorderò solo che lo zolfo é giallo, ma c'é bisogno di tornare più e più volte. Ogni pezzo é ben etichettato e ben visibile. É stupefacente la sala centrale in legno, a doppio piano, restaurata benissimo ed equipaggiata di tutti gli elementi moderni che la rendono molto più fruibile e luminosa. Uno spettacolo da osservare passo dopo passo, lasciandosi incantare da queste meraviglie che la natura produce. La natura minerale é straordinaria nella sua bellezza.

Valentinacampesi Valentina

Dentro questo palazzo ci sono ben 4 musei!!! Questo dei minerali è meraviglioso!! Portate i bambini se siete in giro x napoli...non v'è ne pentirete... I nostri bambini hanno passato una piacevole mattinata..il personale all'interno del museo è davvero gentile e disponibile... all'ingresso ci hanno tenuto in custodia i passeggini per poter girare leggeri!!! Grazie