Palazzo Citterio - Milano, Città metropolitana di Milano

La L.

Ultimo tassello del progetto "Grande Brera" e ultimo nato tra i musei pubblici milanesi, è stato infatti inaugurato a dicembre 2024 dopo 50 anni di attesa (il palazzo era stato acquistato dallo Stato nel 1972, proprio per allargare la sede espositiva della Pinacoteca).
La collezione permanente di Palazzo Citterio è prettamente di arte moderna: al 90% sono opere del Novecento italiano ed è formata principalmente da due importanti lasciti (le collezioni Jesi e Vitali) che purtroppo, tra le loro clausole, prevedono che ogni collezione sia trattata come un unicum e quindi indivisibile. Questo impatta negativamente sulla visita, avendo tolto ai curatori la possibilità di creare un percorso più coerente e lineare.
Inoltre, le opere sono poche, un palazzo intero è sprecato: la collezione occupa solo il primo piano. Al piano terra c'è l'accoglienza, al -1 uno spazio espositivo temporaneo (vi si accede dal cortile del civico 12) ed un auditorium; il secondo piano è dedicato interamente alle mostre temporanee.
Anche la fruibilità della collezione permanente non mi ha soddisfatta: al contrario della Pinacoteca, qui non ci sono descrizioni ad accompagnare (almeno) le opere più importanti. C'è solo una spiegazione generica della singola sala, tra l'altro montata su un cartello troppo in alto e scritto troppo piccolo, è quasi illeggibile. Inoltre, in alcune sale c'è un cartello unico che comprende tutte le didascalie della sala. Entrambe queste scelte non aiutano durante la visita e creano capannelli di persone e code in attesa di leggere le (poche) informazioni disponibili.
Sinceramente non ho apprezzato nemmeno l'intervento di restauro: tonnellate di cemento armato a vista in stile brutalista fanno a pugni con l'elegante palazzo Settecentesco e con i suoi meravigliosi soffitti al piano nobile.
Personalmente, ritengo che 12 euro di biglietto sia esagerato rispetto a quanto offerto. Andateci solo se siete appassionati di arte moderna e contemporanea e, possibilmente, aspettate che inseriscano il biglietto cumulato con la Pinacoteca (si vocifera di 20 euro per entrambi a partire da maggio o giugno 2025).

Mario M.

Aperto al pubblico da dicembre 2024, il palazzo si inserisce nella struttura museale di Brera. Nella rinnovata sistemazione dell'edificio trovano spazio diverse collezioni, con prevalenza di fondamentali opere novecentesche, con Boccioni, Morandi e Modigliani su tutti.
È esposta anche un' interessantissima collezione di materiali relativi alla complessa struttura del "sistema" Brera . Da visitare!

Linus

Le collezioni di arte moderna sono da vedere assolutamente. Palazzo da visitare con calma. Purtroppo pochi posti da sedere, ma ci si può accontentare nel salone o al piano terra.

Patrizia Z.

La Grande Brera. Un palazzo completamente restaurato che contiene opere d'arte che arrivano da Brera e non solo. Da visitare!

Manuela S. G.

Palazzo storico in zona Brera, sede di mostre temporanee, nella settimana della moda ha ospitato la mostra di Vogue Italia, per i suoi 60 anni.
Fantastico il giardino con la sua serra, amore a prima vista.
Da non perdere
Manuela

antonio G.

Sono un grandissimo fan della Pinacoteca di Brera, il mio museo preferito da sempre. Purtroppo, mi aspettavo molto di più da una istituzione così prestigiosa. Un'esposizione, per essere coinvolgente, dovrebbe essere chiara e supportata da un percorso narrativo che guidi il visitatore alla scoperta delle opere.

La nuova immagine coordinata risulta fredda e poco intuitiva, con segnaletica inadeguata e scritte illeggibili. Le luci bianche, presenti su tutti i piani, creano un'atmosfera ospedaliera e poco accogliente. Inoltre, manca un filo conduttore chiaro tra le diverse sezioni, e l'allestimento risulta poco curato, soprattutto nel bookshop.
Mi aspettavo di trovare un bar, un guardaroba e uno spazio dedicato all'archivio storico, come avviene in molti altri musei. L'assenza di questi servizi penalizza l'esperienza del visitatore.

La grande sala è scenografica, ma le tavole architettoniche al piano superiore stonano con l'atmosfera del museo. Dov'è finito il grande archivio che era stato promesso con l'apertura di Palazzo Citterio?

È un peccato vedere come un'immagine iconica come gli occhi di Fornasetti sia stata sostituita da un banale ottagono. Spero che in futuro si possa tornare a valorizzare la storia e la tradizione di questo luogo.

Lory M.

Masters of Light Swarovski, suggestiva mostra della nota casa di gioielli, permette di visitare Palazzo Citterio fino al 14 luglio. Bellissimo palazzo che andrà ad integrare da dicembre 2024 l'esposizione di Brera.
All'interno, nel giardino non esteso ma ben allestito, un punto di ristoro temporaneo curato da Cracco.
La mostra di Swarovski, con ingresso gratuito previa prenotazione online, articolata in più sezioni è interessante e non scontata. Gioielli storici e abiti indossati di famosi stilisti internazionali e da dive, attrici e cantanti come Lady Gaga, Beyonce, Nicole Kidman, Madonna, Tina Turner etc.
Unica pecca sono i cartelli posti sotto gli abiti scritti con caratteri troppo piccoli e testi un pó troppo lunghi per essere letti interamente durante la visita. La scarsa illuminazione scelta nell'allestimento per valorizzare la luminosità delle pietre non aiuta certo la lettura.

Lucia C.

Arte, bellezza, cultura! Bellissimo l'allestimento e la ristrutturazione, con il tempietto centrale che fa da raccordo all'intero progetto della "grande Brera". Facile e comodo da raggiungere con i mezzi, la disposizione su più piani consente una immersione a tutto tondo nell'arte, dalla pittura alla scultura fino all'uso di materiali più contemporanei dell'allestimento del suggestivo piano - 1.