Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo

Indirizzo: Piazza Goffredo Mameli, 1, 52031 Anghiari AR.
Telefono: 0575787023.
Sito web: battaglia.anghiari.it
Specialità: Museo di storia, Attrazione turistica.
Altri dati di interesse: Bagno accessibile in sedia a rotelle, Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Toilette, Ristorante, Adatto alle famiglie, Adatto ai bambini.
Opinioni: Questa azienda ha 477 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.3/5.

📌 Posizione di Museo della Battaglia e di Anghiari

Museo della Battaglia e di Anghiari Piazza Goffredo Mameli, 1, 52031 Anghiari AR

⏰ Orario di apertura di Museo della Battaglia e di Anghiari

  • Lunedì: 10–13, 14:30–18:30
  • Martedì: 10–13, 14:30–18:30
  • Mercoledì: 10–13, 14:30–18:30
  • Giovedì: 10–13, 14:30–18:30
  • Venerdì: 10–13, 14:30–18:30
  • Sabato: 10–13, 14:30–18:30
  • Domenica: 10–13, 14:30–18:30

Il "Museo della Battaglia e di Anghiari" è un'importante attrazione turistica situato nella pittoresca cittadina di Anghiari, nelle Marche. Con una posizione strategica in Piazza Goffredo Mameli 1, AR (codice postale 52031), il museo è facile da trovare e raggiungere. Il numero di telefono è 0575787023 e il sito web ufficiale è battaglia.anghiari.it.

Questo museo è specializzato in storia e offre un'esperienza unica per coloro che ammirano e studiano le vicende passate. Tra le sue caratteristiche principali, si segnala l'accessibilità per persone con disabilità, con bagni e ingressi adattati per le sedi di rotelle. Inoltre, dispone di aree dedicate a famiglie e bambini, rendendo la visita adatta a un pubblico di tutti glietà.

Il museo ha ricevuto positivi feedback dai visitatori, con una media di recensioni su Google My Business di 4.3/5 basate su 477 opinioni. Questo testo descrive solo alcune delle molte lodi ricevute, e incoraggia a visitare il sito web per leggere le recensioni complete e le testimonianze di chi ha già visitato il museo.

👍 Recensioni di Museo della Battaglia e di Anghiari

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Giuseppe M.
3/5

È un museo abbastanza deludente.
Ad un contenitore molto gradevole e ben tenuto, il cinquecentesco Palazzo del Marzocco, corrisponde un contenuto modesto, non all'altezza delle aspettative.
Della battaglia di Anghiari c'è solo qualche pannello illustrativo ed un plastico degli schieramenti, di non elevata fattura.
Il settore dedicato alle armi è molto scarno e le armi sono di secoli successivi a quelli della battaglia.
Certo, si può leggere la storia affascinante della pittura murale perduta che Leonardo realizzò per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, ma francamente la si può leggere ovunque. Le ricostruzioni virtuali basta renderle disponibili e si possono vedere più comodamente a casa.
C'è qualche dipinto, ma sempre senza alcun nesso con la battaglia, tranne una copia seicentesca di parte dell'opera perduta di Leonardo e poco altro.
La battaglia di Anghiari combattuta nel 1440 fra le truppe milanesi dei Visconti e la coalizione guidata dalla Repubblica di Firenze meriterebbe la presenza di oggetti reali e non virtuali.

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Leo L.
4/5

La battaglia di Anghiari fu uno scontro molto importante per gli equilibri politici dell'Italia quattrocentesca e va inserita nel più complesso quadro delle guerre della Lombardia. Infatti già da molti anni la penisola era scossa dagli scontri fra due coalizioni orbitanti attorno ai due stati più egemonici, cioè il ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e la repubblica di Venezia. In questo contesto il comune di Firenze si era dapprima schierato con i viscontei per poi passare nel 1425 con la Serenissima sia perché era entrato in contrasto con il ducato, divenuto troppo influente perfino nella politica interna fiorentina, sia per trovare maggior intesa con il Papato, obiettivo che fu portato del tutto a termine nel 1431 con la morte del pontefice antifiorentino Martino V e l'elezione di Eugenio IV, veneziano, più disponibile a nuove alleanze in funzione antiviscontea. Perciò, dopo numerosi altri scontri, nell'estate del 1440 le truppe ducali al comando del condottiero Niccolò Piccinino entrarono in Toscana e si scontrarono con quelle della coalizione (Firenze, Serenissima e stato Pontificio) fra il borgo di Anghiari e Sansepolcro.
L'esercito della coalizione concentratosi nei pressi del piccolo borgo di Anghiari comprendeva 4000 soldati del Papa, guidati dal cardinale Ludovico Trevisano, un pari contingente fiorentino, ed una compagnia di 300 cavalieri di Venezia, guidati da Micheletto Attendolo. Alle truppe si aggiunsero volontari di Anghiari.
Le forze milanesi, numericamente inferiori (9.000 contro 11.000), erano guidate da Niccolò Piccinino per conto del duca Filippo Maria Visconti e raggiunsero la zona nella notte del 28 giugno. A queste si unirono altri 2000 uomini della città di Sansepolcro. Confidando nell'elemento sorpresa e nelle capacità del proprio esercito, Piccinino ordinò un attacco per il pomeriggio del 29 giugno, ma la polvere sollevata dai milanesi sulla strada tra Sansepolcro e Anghiari allertò Attendolo, che si preparò alla battaglia.

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Molinelli O.
3/5

Discreto museo relativo alla notissima battaglia di Anghiari.
Impreziosito da alcune opere di alto livello come l' acquaforte del Piranesi.
Belle le riproduzioni della battaglia di Anghiari .
Notevole anche il modello della Galleria Magi

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
paolo R.
5/5

Storica ricostruzione della battaglia di Anghiari plastico con gli schieramenti dei belligeranti intuitivo e ben fatto altri cimeli che ricordano l'evento vale la visita....

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Enzo F.
5/5

Museo ben curato, con esposizione di armi oltre ad un plastico raffigurante la battaglia. Molto cortese la signorina all ingresso e soprattutto il prezzo del biglietto molto economico.

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Francesco G.
3/5

Francamente un po' deludente: al centro dell'esposizione museale c'è un plastico della battaglia di Anghiari e qualche opera e oggetto di contorno, tutto qui. Senza qualche esposizione temporanea che aggiunga un po' di sostanza, c'è davvero poco da vedere

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Michele D. G.
5/5

Beh ... lo dico subito che pur "incuriosito" dai piccoli Musei tematici non sempre né esco entusiasta. E' il caso del Museo della Battaglia di Anghiari, che è sito nel Palazzo del Mazzocco, simbolo del potere fiorentino, che è posto in alto sulla facciata esterna. Al suo interno, un plastico ed informazioni didattiche che "raccontano" la famosa battaglia che vide contrapposti gli eserciti da una parte del Ducato di Milano, retto dalla famiglia dei Visconti, e dall'altra la Repubblica di Venezia, nella cui compagine era schierata tra l'altro Firenze e il Papato (se si vuole, scendendo il "drittone" che parte dalla Chiesa della Croce per raggiungere Sansepolcro, si attraversa proprio i luoghi della battaglia) che vide vittoriosa, appunto, quest'ultima. Famosa è la successiva "disfida" che vide di fronte due geni del Rinascimento, quali Leonardo da Vinci e Michelangelo, che furono chiamati dal Gonfaloniere Soderini ad affrescare le pareti del Salone dei 500, allora Sala del Maggior Consiglio, a Palazzo Vecchio, con le Battaglia di Anghiari, per Leonardo, e di Cascina contro Pisa, per Michelangelo. La commessa poi, per quanto la storia ci racconta e sappiamo, non ebbe successo per il "fallimento" di Leonardo e la successiva rinuncia di Michelangelo. Perduti i cartoni originali, oggi conosciamo solo grazie ad artisti successivi al periodo storico in oggetto alcuni "tratti" dell'affresco. il più "suggestivo" è sicuramente quello del Rubens come della Tavola Doria (entrambe in copia nel Museo). Pregevole l'iniziativa della Galleria degli Uffizi che, in collaborazione con la Fondazione CRF, sta portando sul "territorio" l'Arte per raccontare a mezzo, appunto, dell'Arte e dei documenti gli accadimenti storici lì dove sono accaduti. In questo periodo, e fino al 17/09, è in essere la Mostra "Intellettuali in battaglia" che si pone l'obbiettivo di far conoscere due figure di rilievo, anghiaresi di nascita, quali Girolamo Magi e Federico Nomi, letterati del XVI e XVII secolo. Una curiosità ... è di Federico Nomi un poema tragicomico, dal titolo appunto "Il Catorcio di Anghiari", che racconta liberamente una faida tra due Città che sfocia in "fatti d'arme" ... appunto Anghiari e Sansepolcro con il "rapimento" del Catorcio di Anghiari con successiva spedizione di "recupero". Oggi, dopo tante contese, il Catorcio è un reperto del Museo. Consiglio di indagare ... perché la storia è intrigante. Ad iniziare dal cosa possa essere il Catorcio ...

Museo della Battaglia e di Anghiari - Anghiari, Provincia di Arezzo
Davide R.
4/5

Molto bella la sezione della battaglia, con un plastico splendido e una facile guida.

Male la mostra itinerante di alcune opere degli Uffizi perché il volume degli altoparlanti nella sala era troppo basso e il racconto strutturato male e molto difficile da comprendere.

Brava la responsabile a cui abbiamo chiesto una informazione sulle incisioni a bulino ed ha saputo risponderci rapidamente facendo anche una ricerca su Google in cui ci mostrava delle foto.

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